Limitare le retribuzioni nel settore bancario
Numero: 23.3452
Mozione di Jakob Stark (UDC)
In Consiglio nazionale lunedì 8 settembre 2025
Posizione delle Banche Cantonali
Raccomandazione: per il rifiuto
Le Banche Cantonali comprendono il dibattito in corso sul tema delle retribuzioni. In linea di principio, esse sostengono un impiego responsabile e sostenibile delle retribuzioni variabili e si sono sin dall’inizio impegnate per una soluzione pragmatica. Accolgono quindi con favore principi semplici – come quelli previsti dal Consiglio federale nei parametri per la revisione della legge sulle banche – tra cui l’impostazione di lungo termine dei sistemi retributivi applicabile a tutte le banche. Al contrario, prescrizioni più specifiche (periodi di blocco, clawback) dovrebbero riguardare solo le banche di rilevanza sistemica (SIB). Le Banche Cantonali sostengono il progetto del Consiglio federale. Dal loro punto di vista non sono necessarie ulteriori misure da parte del Parlamento. Pertanto respingono sia la versione originaria sia quella modificata della mozione.
Spiegazioni sull’oggetto
23.3452 Mozione di Jakob Stark (UDC)
La mozione Stark, presentata in reazione alla crisi di Credit Suisse, chiedeva originariamente una limitazione della retribuzione complessiva nel settore bancario. In concreto, l’importo annuo versato a titolo di retribuzione non dovrebbe superare i 3–5 milioni di franchi. Il Consiglio federale ha raccomandato il rifiuto della mozione. Nell’agosto 2025, la CET-N ha modificato il testo della mozione affinché riguardi unicamente le banche di rilevanza sistemica. Inoltre, non si chiede più un limite fisso alle retribuzioni, bensì un sistema retributivo che non generi incentivi distorti. In concreto, le retribuzioni variabili non dovrebbero essere consentite in assenza di risultati d’esercizio positivi. La nuova versione della mozione adottata dalla CET-N si ispira al postulato 24.4541 della CPI.
Stato dell’oggetto
La mozione Stark è stata depositata l’11 aprile 2023 al Consiglio degli Stati in risposta alla crisi di Credit Suisse. Il Consiglio federale e la CET-S ne hanno raccomandato il rifiuto. Il Consiglio degli Stati ha approvato la mozione nella votazione plenaria del 10 marzo 2025 con 21 voti favorevoli e 19 contrari. Nella seduta del 18/19 agosto 2025, la CET-N ha tuttavia modificato il testo della mozione e approvato la nuova versione con 15 voti favorevoli, 4 contrari e 5 astensioni. Contesto: solo nel giugno 2025 il Consiglio federale ha presentato i parametri per l’adeguamento del regime TBTF, che prevedono già modifiche in materia di retribuzioni. Conformemente al regolamento, il Consiglio nazionale, quale seconda Camera, dovrà pronunciarsi sulla mozione nella sessione autunnale 2025.