Banche Cantonali
28 agosto 2025
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Non ritardare inutilmente le misure a tutela della liquidità

Ultimo aggiornamento:  28 agosto 2025

Nei parametri chiave per la revisione della Legge sulle banche, il Consiglio federale prevede misure volte a rafforzare l’approvvigionamento di liquidità in caso di crisi. Heinrich Leuthard, CEO della Nidwaldner Kantonalbank, spiega in un’intervista in che modo la nuova regolamentazione può rafforzare la piazza finanziaria svizzera e quali ostacoli permangono tuttora.

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NKB Heirich Leuthard Interview grau

Heinrich Leuthard
CEO Nidwaldner Kantonalbank

Signor Leuthard, quando una banca si trova in una situazione di carenza di liquidità può ricevere – a determinate condizioni – un sostegno finanziario dalla Banca nazionale svizzera (BNS). Quali strumenti sono attualmente disponibili?

Heinrich Leuthard: Esatto, si parla in questo caso della cosiddetta «seconda linea di difesa» per coprire il fabbisogno di liquidità. Per le banche di rilevanza sistemica è prevista l’«Emergency Liquidity Assistance» (ELA). Dal 2023 è disponibile anche una soluzione per le banche non sistemiche: «Liquidità a fronte di garanzie ipotecarie» (LFGI). Tali aiuti vengono concessi principalmente a fronte di garanzie ipotecarie, considerate particolarmente solide in tempi di crisi.

Le direttive per la revisione della Legge sulle banche prevedono ora alcune ottimizzazioni in questo ambito. Di cosa si tratta?

Il Consiglio federale intende semplificare le disposizioni legali relative al trasferimento delle garanzie dalla banca alla BNS. Ciò aumenterebbe la certezza del diritto per tutte le parti coinvolte ed eliminerebbe ostacoli procedurali: un passo importante per rafforzare la stabilità finanziaria in Svizzera.

Qual è il suo giudizio su questi adeguamenti?

Dal punto di vista delle Banche Cantonali, l’orientamento indicato dal Consiglio federale è da accogliere con favore. Questa misura, su cui vi è ampio consenso, renderebbe più rapido l’accesso ai programmi di liquidità della BNS. È pertanto auspicabile una pronta attuazione, se necessario anche separatamente dalle altre modifiche legislative. Misure di questo tipo, volte a rafforzare la resilienza delle banche, non dovrebbero subire ritardi. Una rapida attuazione rafforza la stabilità, a beneficio di tutti.

Quali passaggi sono attualmente necessari per poter costituire garanzie?

Affinché la BNS accetti ipoteche come garanzie, i contratti devono contenere clausole di trasferimento firmate anche dalla clientela. Per evitare incertezze, preferiamo introdurle gradualmente nei nuovi contratti. Inoltre, tutte le cartelle ipotecarie documentali devono essere digitalizzate poiché la BNS accetta esclusivamente cartelle ipotecarie registrali digitali. Si tratta di un processo oneroso, costoso e che richiede la collaborazione di numerosi uffici del registro fondiario.

Quanto tempo richiede questo processo?

Stimiamo da sette a dieci anni per aggiornare e digitalizzare tutti i contratti interessati. L’adeguamento normativo proposto contribuirebbe ad accelerare il processo, rafforzando la stabilità del sistema in tempi più brevi. È inoltre allo studio una soluzione per accettare temporaneamente come garanzie anche le cartelle ipotecarie documentali. Ciò amplierebbe sin d’ora il volume di garanzie a disposizione delle banche in caso d’emergenza.