Banche Cantonali
15 ottobre 2025
Posizione Piazza finanziaria svizzera

«Stabilità delle banche»: il Consiglio federale non raggiunge il traguardo

Ultimo aggiornamento:  15 ottobre 2025

Richieste principali delle Banche Cantonali in merito ai parametri di riferimento per la modifica della legge sulle banche

Posizione

​​Il 6 giugno 2025 il Consiglio federale ha pubblicato i parametri di riferimento per la modifica della legge sulle banche. In essi sono concretizzate le misure contenute nel rapporto sulla stabilità delle banche e nel rapporto della Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI). Secondo il Consiglio federale, le misure proposte si concentrano sulle banche di rilevanza sistemica, ma ciò è di fatto errato. Egli è dell’avviso che 18 delle 28 misure previste nei parametri di riferimento dovrebbero essere applicate a tutti gli istituti finanziari. Questo significa che l'intera piazza bancaria svizzera sarà soggetta a una regolamentazione più severa.

Manca una motivazione comprensibile per questo modo di procedere, che mette in pericolo la diversità e l'efficienza della piazza bancaria e quindi anche la stabilità e la competitività dell'economia svizzera, dipendente da servizi bancari di alta qualità. Nel complesso, con questa strategia il Consiglio federale rischia di compromettere la prosperità del nostro Paese a lungo termine.

Le Banche Cantonali sono a favore di una regolamentazione che contribuisca in modo comprovato alla sicurezza della piazza finanziaria svizzera e si impegnano di conseguenza. Esse si oppongono tuttavia a una regolamentazione anticipata e a un elenco completo di richieste da parte dell'autorità di vigilanza, poiché questi approcci non sono all'altezza dell'obiettivo di migliorare il dispositivo «too big to fail» formulato dal Consiglio federale.​

Per le Banche Cantonali, i seguenti punti sono fondamentali:

Aspetti fondamentali

Un sistema finanziario solido è fondamentale, così come la capacità di liquidare in modo ordinato le banche di rilevanza sistemica in caso di emergenza. Tuttavia, a tal fine sono necessari solo pochi interventi mirati e ragionevoli. Una regolamentazione eccessiva non è né efficace né adeguata. La Svizzera trae notevoli benefici da una piazza finanziaria diversificata, che comprende anche una grande banca attiva a livello internazionale. Proprio questa diversità, con modelli operativi diversi, contribuisce in modo significativo alla stabilità del nostro sistema finanziario, rafforzando inoltre la concorrenza a vantaggio della popolazione svizzera. Dobbiamo quindi fare attenzione a non compromettere questa diversità con interventi normativi sproporzionati.

Approvvigionamento di liquidità di emergenza da parte della BNS

Le Banche Cantonali sono favorevoli a un ampliamento del potenziale dei programmi di liquidità della Banca nazionale svizzera (BNS). La regolamentazione di legge proposta in merito dalle Banche Cantonali per un'attuazione efficiente è fortunatamente contenuta nei parametri di riferimento. Un simile disciplinamento nella legge per il trasferimento delle garanzie accelererebbe notevolmente l'accesso alla liquidità di emergenza della BNS, rafforzando così ulteriormente in brevissimo tempo la stabilità della singola banca e, indirettamente, dell'intera piazza finanziaria svizzera.

Public Liquidity Backstop (PLB)

Le Banche Cantonali sostengono la trasposizione del PLB nel diritto ordinario. Ci sono buoni motivi oggettivi che depongono contro l'introduzione di un importo forfettario di compensazione supplementare, posizione che è stata ribadita anche dallo stesso Consiglio federale nel rapporto esplicativo relativo alla consultazione PLB. Tuttavia, se si dovesse introdurre un importo forfettario ex ante, è importante che la base di calcolo tenga adeguatamente conto delle peculiarità delle garanzie dello Stato fornite dai Cantoni, poiché esse riducono nettamente il rischio di perdita finanziaria per la Confederazione.

Regime di responsabilità

In considerazione del loro modello operativo semplice, della loro organizzazione trasparente e degli ambiti di responsabilità già oggi chiaramente attribuiti, le Banche Cantonali non vedono alcuna necessità di ulteriori interventi. I requisiti esistenti, quali le disposizioni in materia di garanzia e organizzazione, le direttive di corporate governance, la gestione dei rischi e i meccanismi di controllo interni, sono attuati in maniera sistematica e risultano sufficienti. Allo stato attuale, norme più estese non avrebbero quindi alcuna utilità, nonostante gli oneri elevati.

Sistemi di remunerazione

Principi chiari e semplici sono sostenuti dalle Banche Cantonali, che si sono già adoperate sin dall'inizio affinché i principi determinanti della vigente Circ. FINMA 2010/1 «Sistemi di remunerazione» venissero innalzati al livello di legge o di ordinanza, al fine di rafforzare la possibilità di intervento e la capacità di imporsi della vigilanza. Requisiti specifici come i periodi di blocco o le richieste di restituzione («clawback») devono valere per le banche di rilevanza sistemica risp. per le banche con modelli operativi molto complessi e rischiosi.

Competenza di infliggere multe

Le Banche Cantonali ritengono critica una competenza supplementare di infliggere multe. L'Autorità di vigilanza sui mercati finanziari FINMA dispone già oggi di sufficienti strumenti sanzionatori (divieto di esercizio della professione, confisca degli utili, ritiro dell'autorizzazione). Anche il rapporto CPI indica chiaramente che le competenze e gli strumenti della FINMA erano sufficienti, ma non sono stati applicati in modo sistematico.

Intervento tempestivo

L'inserimento nella legge di possibilità di intervento tempestivo è in linea di massima accolta con favore dalle Banche Cantonali. Occorrono tuttavia chiare condizioni quadro a livello di legge alle quali la vigilanza deve attenersi. Ciò implica, in particolare, l'esistenza di un nuovo rischio nettamente più elevato per il modello operativo della banca e che la FINMA esamini e giustifichi accuratamente tale rischio caso per caso. Inoltre, deve essere garantito che sussistano requisiti chiari in materia di qualifica del personale FINMA. Dev'essere possibile chiamare la vigilanza a rispondere del proprio ruolo nell'ambito dell'intervento tempestivo.

Supplementi di fondi propri del secondo pilastro

Le Banche Cantonali accolgono con favore il fatto che le esigenze in materia di fondi propri non vengano aumentate in modo generale e forfettario. Per garantire la certezza del diritto, i «supplementi di fondi propri per il futuro» devono essere disciplinati a livello di legge o ordinanza (OFoP). Essi non possono rientrare nell'ambito di competenza della vigilanza. Inoltre, è fondamentale che la finalità effettiva dei fondi propri del secondo pilastro venga mantenuta in essere come cuscinetto di capitale per la copertura dei rischi specifici agli istituti e che questi non diventino progressivamente nuove esigenze di base. Ciò presuppone la dimostrazione di un nuovo rischio significativamente più elevato per la banca.