«Le Banche Cantonali sono molto vicine alle PMI dei loro Cantoni»
Recentemente il rapporto tra piazza finanziaria e piazza economica svizzera è tornato di nuovo al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica. Jürg Bühlmann, responsabile dei clienti aziendali presso la Zürcher Kantonalbank, spiega quale ruolo e quale responsabilità assumono le Banche Cantonali per la piazza economica svizzera e in particolare per le PMI svizzere.
In primo pianoDott. Jürg Bühlmann
Responsabile dei clienti aziendali, Zürcher Kantonalbank
Con l’acquisizione di CS da parte di UBS, la piazza bancaria svizzera ha subito enormi sconvolgimenti. Quali sono stati e quali sono gli effetti sull'economia reale?
Non parlerei di enormi sconvolgimenti. Il CS era considerato una banca imprenditoriale ed è quindi evidente che l’acquisizione solleva domande e preoccupazioni nell’ambito dell'economia. La maggior parte dell’economia svizzera, con oltre 600'000 PMI, non deve preoccuparsi. Il mercato per le PMI è caratterizzato dalle Banche Cantonali, dalle Banche Raiffeisen e dalle banche regionali nonché da UBS. Il mercato è ben ripartito e la nuova grande banca è un player tra molti. I clienti che desiderano cambiare dispongono di numerose alternative svizzere. La concorrenza funziona.
Dunque, la crisi del CS sta colpendo in primo luogo le grandi aziende?
Non tanto le grandi aziende globali che operano a livello internazionale in diversi Paesi. Quest'ultime dispongono per lo più di numerose relazioni bancarie con banche svizzere ed estere. Si finanziano principalmente attraverso il mercato globale del credito e dei capitali. In questo modo hanno molte alternative. Altri servizi bancari come l’investment banking, il trade finance e il cash management vengono anch’essi acquistati a livello nazionale e internazionale. Per loro viene meno un’opzione svizzera importante, ma nel complesso l’impatto dell’acquisizione di CS è minimo su queste grandi aziende attive a livello globale.
La situazione è leggermente diversa per le grandi aziende che operano a livello nazionale. La situazione del mercato è diventata più impegnativa in particolare per le aziende che si finanziano principalmente sul mercato svizzero. Queste ultime sono troppo piccole o troppo poco conosciute per i mercati finanziari esteri; tra queste si annoverano la maggior parte delle 500 maggiori imprese svizzere che non fanno parte dello SMI. L’acquisizione di CS da parte di UBS può comportare una maggiore dipendenza per le aziende con impegni creditizi verso entrambe le banche. Se queste aziende intendono ridurre il loro attuale impegno creditizio, quest'ultimo potrà essere assorbito solo parzialmente da altre banche svizzere.
Conformemente ai loro mandati di prestazione, le Banche Cantonali contribuiscono in modo essenziale allo sviluppo delle piazze economiche regionali. In che modo questo influisce sulle piccole e medie imprese del Cantone?
Giusto, le Banche Cantonali sono molto vicine alle PMI nei loro Cantoni. Ad esempio, noi della Banca Cantonale di Zurigo intratteniamo relazioni con una PMI su due nel Cantone, del resto anche con un’azienda agricola su due. Siamo presenti alle grandi fiere del commercio e attivi in numerose associazioni regionali delle arti e dei mestieri. Anche a livello svizzero le Banche Cantonali sono leader di mercato nel settore delle PMI. Per un terzo delle piccole e medie imprese svizzere la banca principale è una Banca Cantonale. Le Banche Cantonali sono anche i maggiori finanziatori delle PMI, con una quota del volume di crediti pari a circa il 45% e crediti che superano i 170 miliardi.
In seguito alla crisi CS sono state richieste rapidamente nuove e più severe regolamentazioni per la piazza finanziaria. Quali potrebbero essere le conseguenze sui servizi bancari per le PMI?
In effetti, dopo l'acquisizione di CS, sono emerse e divenute oggetto di discussione molte rivendicazioni politiche critiche in materia di regolamentazione bancaria. Con il suo rapporto sulla stabilità delle banche, il Consiglio federale ha ora fatto un po’ di chiarezza. Esso non intende perseguire misure molto incisive, come un sistema bancario separato o l'aumento forfettario delle esigenze in materia di fondi propri, cosa che accogliamo con grande favore. Entrambe avrebbero potuto avere gravi ripercussioni sulle relazioni bancarie con le PMI. Se le Banche Cantonali dovessero ridurre il loro volume creditizio a causa di esigenze più elevate in materia di fondi propri e della mancanza di alternative all'acquisizione di capitale, ciò può aumentare o ridurre i crediti per le PMI. Un rigoroso sistema bancario separato avrebbe a sua volta fortemente limitato o addirittura impedito servizi come i finanziamenti di start-up, le quotazioni, l’emissione di obbligazioni e la copertura dei rischi da parte delle Banche Cantonali.
In linea di principio, per le Banche Cantonali è fondamentale che le nuove regolamentazioni colmino solo le lacune normative rilevanti e operino una netta distinzione tra le banche di rilevanza sistemica globale, quelle di rilevanza sistemica nazionale e le altre banche, anche nell’ottica della piazza economica svizzera.