Banche Cantonali
28 febbraio 2025
Piazza finanziaria Svizzera

Richieste principali delle Banche Cantonali in merito ai lavori di regolamentazione dopo la crisi di Credit Suisse

Ultimo aggiornamento:  28 febbraio 2025
Piazza finanziaria Svizzera

Il rapporto del Consiglio federale sulla stabilità delle banche e il rapporto della Commissione parlamentare d’inchiesta (CPI) propongono diversi sviluppi della regolamentazione TBTF. Fondamentale è che la regolamentazione complementare – come correttamente suggerito dal rapporto della CPI – sia orientata principalmente alle dipendenze e alle interconnessioni internazionali della banca di rilevanza sistemica globale (G-SIB). Alla luce di tutte le informazioni finora acquisite, un inasprimento generalizzato della regolamentazione per tutte le banche non è né appropriato né opportuno. Le diverse categorie di banche si differenziano notevolmente per complessità, profilo di rischio e capacità di liquidazione (resolvability). Ne derivano implicazioni differenti per la stabilità del sistema e quindi per la regolamentazione.

Decisioni fondate richiedono una AIR

Affinché la politica disponga di una base solida per le sue decisioni sono necessarie delle analisi d’impatto della regolamentazione (AIR) per le misure previste. È fondamentale che le ripercussioni economiche dei progetti di regolamentazione siano valutate in un’ottica complessiva. Oltre all’utilità devono essere necessariamente valutati anche i costi.

Approvvigionamento di liquidità di emergenza da parte della BNS

Le Banche Cantonali sostengono i programmi BNS «Emergency Liquidity Assistance» (ELA) e «Liquidità in cambio di garanzie ipotecarie» (LCGI) al fine di poter fornire rapidamente liquidità alle banche in caso di crisi. Esse chiedono un disciplinamento nella legge per il trasferimento delle garanzie e un’estensione delle garanzie ammesse. Il primo agevolerebbe notevolmente l’accesso all’approvvigionamento di liquidità di emergenza della BNS.

Integrazione del Public Liquidity Backstop (PLB) nel diritto ordinario

Le Banche Cantonali sostengono la trasposizione del PLB nel diritto ordinario. Vi sono motivi validi e oggettivi che si oppongono a un importo forfettario di compensazione supplementare. Se ciononostante si dovesse optare per un importo forfettario ex ante, la base di calcolo delle somme forfettarie deve tenere conto delle «particolarità delle garanzie dello Stato rilasciate dai Cantoni».

Un’impostazione differenziata e pragmatica

Un possibile regime di responsabilità deve tenere conto delle peculiarità svizzere. Questo signi-fica una configurazione pragmatica e orientata a principi, differenziata in base a dimensioni, struttura, modello commerciale, complessità e profilo di rischio della banca. Secondo il Consiglio federale, l’onere per gli istituti deve essere contenuto. È quindi necessaria un’analisi d’impatto della regolamentazione (AIR).

Rafforzare e innalzare a livello legislativo le regole sulle remunerazioni

Le Banche Cantonali si impegnano a favore di un impiego razionale e sostenibile delle retribu-zioni variabili e respingono un divieto. Per rafforzare la possibilità di intervento e l’efficacia della vigilanza, i principi determinanti dell’attuale Circ. FINMA 2010/1 «Sistemi di remunerazio-ne» devono essere elevati a livello di legge o ordinanza.

Le competenze sanzionatorie attuali dell’autorità di vigilanza sono sufficienti

Le Banche Cantonali ritengono critica una competenza supplementare di infliggere multe. Il rapporto della CPI indica chiaramente che le competenze e gli strumenti di vigilanza erano sufficienti, ma non sono stati applicati con coerenza.

Definizione dei requisiti patrimoniali di secondo pilastro a livello legislativo

Le Banche Cantonali accolgono con favore il fatto che le esigenze in materia di fondi propri non vengano aumentate in modo generale e forfettario. Per garantire la certezza del diritto, gli «elementi previsionali» per i supplementi di fondi propri specifici all’istituto devono essere chia-ramente stabiliti a livello di legge o di ordinanza (OFoP) e non devono rientrare nella competenza della vigilanza.

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